Fondazione e Specializzazione Città - consigli
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come scritto nella presentazione sono un assoluto neofita del gioco..
per impratichirmi ho fatto una manciata di partite a livello 2-3, vincendole in modi diversi e con civiltà diverse (dominazione/culturale/tecnologica con Persia, Roma, Francia) anche grazie alle cose lette qui sul forum
ora, aggiunta l'espansione Gods and Kings, ho cominciato una partita a livello 3 coi Maya che sta andando molto bene..
avrei un po' di domande da fare, sorte dopo un paio di tentativi iniziati a livello 4 prima di installare l'espansione..
1) fermo restando che non esistono "leggi generali" su come iniziare una partita (viste le numerose variabili, mappa, risorse, ecc ecc), tuttavia credo che, a seconda della civiltà presa, uno sceglie subito se adottare una tattica espansionistica o non espansionistica. Se scelgo una tattica espansionistica (tante città), quale dovrebbe essere la tempistica di fondazione delle nuove città? l'esaurimento dei miglioramenti nei primi esagoni, in modo da lasciare in media un lavoratore per città a monitorarne l'ingrandimento? e se non adotto una tattica espansionistica (es. India)? Conviene impegnarsi nell'espansione dei confini della capitale (tramite cultura e magari acquisto caselle) o fondare da subito una seconda città per velocizzare e variegare le produzioni?
2) ho sentito molto parlare di quanto sia una tattica vincente diversificare l'orientamento della città (una votata all'oro, una alla produzione, capitale su scienza e cultura e così via).
questo orientamento deve essere estremo, troncando lo sviluppo di una città in termini di popolazione, o deve essere accompagnato da un proporzionale investimento in fattorie/cibo?
in pratica, per una tattica espansionistica meglio tante piccole città fortemente specializzate (da 5/6 abitanti) o meglio meno città, meno specializzate ma più floride (sui 15/16 abitanti)?
esistono degli studi sulle proporzioni tra cibo-produzione-oro-scienza-cultura per avere una produzione di unità ed edifici ottimale?
3) capitolo religione. ho iniziato da poco con Gods and Kings, e devo dire che mi piace molto l'introduzione della religione...
pur risultando un po' posticcia, mi sembra un ottimo aiuto per chi vuole cercare una vittoria di tipo non militaristico, soprattutto a livello economico consente di innalzare le entrate di oro per turno (prima l'equazione oro=conquiste militari mi sembrava inevitabile...a meno che non si prendeva la Persia, o si commerciava a bestia). E' un'impressione solo mia? e secondo voi ha ancora senso la "corsa a Stonehenge" (che io, a prescindere del tipo di partita, ho sempre fatto)? e in cosa consiste esattamente il vantaggio dell'evangelizzazione? nella mia partita di adesso con i Maya ho 16 città che seguono il mio credo (1-2 quelle che seguono le altre religioni), ma sinceramente non ho ben capito che vantaggi mi porti tutto ciò (credo +fede...)...
chiedo scusa per il fuoco di domande e grazie a chi mi risponderà!
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Ad ogni tua domanda dovrei rispondere con un ovvio "dipende". Tralasciandolo, i ritmi di creazione delle nuove colonie devono essere scandite dalla politica "Libertà". Quando avrai raggiunto la politica per avere un colono gratis e lo sconto del 50% sulla loro produzione allora potrai fare istantaneamente la seconda colonia e produrre con frutto le successive. Attenzione, però: se vuoi avere un occhio per il progresso culturale, non dovresti andarci giù pesante, perché dovresti prima acquisire l'altra politica dello stesso ramo che riduce del 33% l'incremento di costo in cultura per le nuove politiche. Se invece trovi quest'aspetto secondario, le città successive alla seconda dovrebbero essere fondate il più velocemente possibile con l'unica condizione di avere un occhio di riguardo alla felicità: insomma, finché riesci a mantenere felicità positiva, allora espandi pure il tuo impero, perché è una chiave vincente per la maggior parte dei tipi di partita.
l'esaurimento dei miglioramenti nei primi esagoni, in modo da lasciare in media un lavoratore per città a monitorarne l'ingrandimento? e se non adotto una tattica espansionistica (es. India)?
Come detto, se vuoi espanderti velocemente devi avere subito un certo numero di lavoratori per migliorare efficacemente le risorse di lusso (ed avere l'agognato incremento di felicità) e quindi tutti gli altri esagoni. Una buona strategia per avere subito due lavoratori gratis può essere quella di: adottare la politica libertà (una del ramo ti regala un lavoratore ed aumenta la loro velocità del 25%) ed attaccare la città-stato più vicina catturando un lavoratore e facendo pace subito dopo (al primo attacco ad una città-stato non ci sono ripercussioni significative).
Se non vuoi espanderti troppo (es. India) allora probabilmente avrai scelto la strada del Tradizionalismo e i lavoratori sono meno significativi perché non avrai subito un immediato bisogno di felicità, ma la tecnica del rubare un lavoratore ad una città stato vicina resta valido per risparmiare turni.
Conviene impegnarsi nell'espansione dei confini della capitale (tramite cultura e magari acquisto caselle) o fondare da subito una seconda città per velocizzare e variegare le produzioni?
In generale, nelle fasi iniziali del gioco non ha molto senso acquistare caselle con l'oro (potrebbe essere più utile per altro) a meno che non stai giocando una partita in multiplayer o comunque sei vicino ad altre civilità e ci sono esagoni preziosi "contesi".
L'allargamento dei confini a mezzo di cultura è importante, ma puntare sulla stessa dovrebbe corrispondere ad una strategia di base ovvero se vuoi vincere la partita con la cultura o meno. Infatti, la vittoria culturale è una di quelle che devi programmare sin dal primo turno. Se non vuoi vincere con la cultura, è probabilmente da preferirsi una rapida espansione a mezzo di nuove colonie.
2) ho sentito molto parlare di quanto sia una tattica vincente diversificare l'orientamento della città (una votata all'oro, una alla produzione, capitale su scienza e cultura e così via).
questo orientamento deve essere estremo, troncando lo sviluppo di una città in termini di popolazione, o deve essere accompagnato da un proporzionale investimento in fattorie/cibo?
in pratica, per una tattica espansionistica meglio tante piccole città fortemente specializzate (da 5/6 abitanti) o meglio meno città, meno specializzate ma più floride (sui 15/16 abitanti)?
esistono degli studi sulle proporzioni tra cibo-produzione-oro-scienza-cultura per avere una produzione di unità ed edifici ottimale?
Personalmente quella di diversificare l'orientamento delle città è una tattica che non condivido, anche perché se vuoi vincere di cultura devi averle tutte con molta cultura e se vuoi vincere con la ricerca devi averle tutte con molta scienza. Produzione, ovviamente, è importante un po' in ogni circostanza quindi una città con molta produzione è sempre da preferirsi. La diversificazione ha, a mio avviso, probabilmente senso sul discorso oro: potrei cercare di puntare su una città in una posizione geograficamente conveniente per farle produrre tanto oro e sostenere deficit economici delle altre (che ho magari preferito sviluppare di più negli altri rami).
La tua seconda domanda mi sembra una contraddizione in termini. Se vuoi giocare una tattica espansionistica ovviamente devi avere tante città! Ma probabilmente ne avrai tante solo perché la maggior parte le hai conquistate, quindi di base il numero di città "fondate da te" resta grosso modo simile. Comunque sia, dipende dalla strategia di gioco.
In genere una vittoria culturale si basa su poche città (io mi trovo bene anche con solo quattro e gioco a difficoltà 7-8), perché in tal modo l'avanzamento all'interno delle politiche sociali costa sensibilmente meno e puoi più facilmente avere una meraviglia per città beneficiando dei bonus relativi (c'è una politica che da +33% produzione cultura alle città con almeno una meraviglia).
Una vittoria scientifica o di dominazione si basa generalmente su un gran numero di città: e perché tenti a conquistare città nemiche e perché il miglior modo per avere tanta produzione scientifica è quella di avere molte colonie (o città conquistate, non fa differenza). Infatti, con poche città non riuscirai MAI ad eguagliare la produzione scientifica di un grande impero.
La vittoria diplomatica è, più che altro, una vittoria "di appendice" e può essere parimenti conseguita in tutti i casi, infatti il numero di città non è determinante, ma piuttosto lo è la produzione d'oro (infatti più che vittoria diplomatica si dovrebbe parlare di vittoria economica) e qui più che avere l'impero grande o piccolo, dipende da come lo hai costruito.
pur risultando un po' posticcia, mi sembra un ottimo aiuto per chi vuole cercare una vittoria di tipo non militaristico, soprattutto a livello economico consente di innalzare le entrate di oro per turno (prima l'equazione oro=conquiste militari mi sembrava inevitabile...a meno che non si prendeva la Persia, o si commerciava a bestia). E' un'impressione solo mia? e secondo voi ha ancora senso la "corsa a Stonehenge" (che io, a prescindere del tipo di partita, ho sempre fatto)? e in cosa consiste esattamente il vantaggio dell'evangelizzazione? nella mia partita di adesso con i Maya ho 16 città che seguono il mio credo (1-2 quelle che seguono le altre religioni), ma sinceramente non ho ben capito che vantaggi mi porti tutto ciò (credo +fede...)...
La Fede è molto importante, ma è principalmente pensata per chi sceglie il cammino politico della "Devozione" ovvero la politica sociale fondamentale per la vittoria culturale. Tuttavia, la religione può essere utile anche a chi vuole conseguire la vittoria in altri modi. In genere, posso darti qualche pillola utile:
- Per fondare una religione bisogna puntarci all'inizio (spesso bastano anche i santuari in ogni colonia) perché il numero di religioni che si possono avere in una partita è limitato e si rischia di restarne fuori
- Presta attenzione anche alla scelta del pantheon: è molto utile all'inizio del gioco e cerca di sceglierlo in funzione della geografia del territorio in cui ti trovi inizialmente (ad es. se ci sono molte risorse di vino in giro cerca una credenza che sfrutti questa risorsa)
- Stonehenge non è più fondamentale (prima lo era per la vittoria culturale), ma è sicuramente importante per chi vuole espandere velocemente la propria religione
- I vantaggi per chi fonda un credo sono quelli di poter beneficiare dei bonus del fondatore (ad es. +1 felicità per ogni città che segue la tua religione: vantaggi come questo gli altri giocatori che non hanno fondato una religione non potranno beneficiarne) oltre che dei bonus dei credenti: in tutti i casi, si tratta di bonus utili per il tuo impero e di certo non trascurabili!
- Chi ha una religione probabilmente ha una produzione di fede più alta degli altri, questo gli consentirà di comprare missionari o profeti (se si intende evangelizzare altre città per ampliare i bonus) oppure edifici religiosi (altri bonus) oppure...
- ...in una fase avanzata del gioco, la fede diventa fondamentale per acquistare grandi personaggi appartenenti al ramo della politica sociale scelta
- Evangelizzare la maggioranza delle città di un'altra civiltà (e viceversa) migliorerà i rapporti diplomatici con un'opzione verde scuro (quindi un fattore molto positivo)
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... il cammino politico della "Devozione" ovvero la politica sociale fondamentale per la vittoria culturale. ...
Su questo non sono molto d'accordo ( non che non sia utile...anzi da un bel boost e fino prima di G&K mi avresti trovato d'accordo che fosse d'obbligo averla, ma dopo l'espansione prediligo decisamente avere razionalismo, almeno per come gioco io, arrivare con troppo ritardo sulle tech mi preclude troppe Grandi Meraviglie ( solo per citarne un paio se rimaniamo in ambito culturale Cristo redentore e col mare il Teatro di Sidney) , mi fa arrivare troppo tardi a troppi edifici ( ripetitore per dirne uno....), mi fa tardare nell'avere unità militari avanzate per poter difendermi ( diciamo Missilistica ), mi preclude i Grandi Scienziati - e con la credenza giusta se ne possono acquistare un bel po' ) ecc.....
per tutto il resto direi che mi trovi abbastanza d'accordo , anche del fatto che non sia affatto d' obbligo specializzare le città ( io infatti non lo faccio )
Ciauuu
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Nyus ha scritto:
... il cammino politico della "Devozione" ovvero la politica sociale fondamentale per la vittoria culturale. ...
Su questo non sono molto d'accordo ( non che non sia utile...anzi da un bel boost e fino prima di G&K mi avresti trovato d'accordo che fosse d'obbligo averla, ma dopo l'espansione prediligo decisamente avere razionalismo, almeno per come gioco io, arrivare con troppo ritardo sulle tech mi preclude troppe Grandi Meraviglie ( solo per citarne un paio se rimaniamo in ambito culturale Cristo redentore e col mare il Teatro di Sidney) , mi fa arrivare troppo tardi a troppi edifici ( ripetitore per dirne uno....), mi fa tardare nell'avere unità militari avanzate per poter difendermi ( diciamo Missilistica ), mi preclude i Grandi Scienziati - e con la credenza giusta se ne possono acquistare un bel po' ) ecc.....
per tutto il resto direi che mi trovi abbastanza d'accordo , anche del fatto che non sia affatto d' obbligo specializzare le città ( io infatti non lo faccio )
Ciauuu
Diciamo che quando gioco una partita improntata sulla cultura cerco di renderla una sfida dove mi limito ad avere quattro città. Con quest'impronta alla partita, tento di massimizzare la produzione di cultura (la politica Devozione da vantaggi enormi in tal senso, praticamente ineguagliabili) in ogni città sin dall'inizio e scelgo Tradizionalismo-Devozione-Uguaglianza come must.
L'handicap che sconto è quello di avere una produzione scientifica non all'altezza, quindi durante il late game il mio deficit si traduce nell'impossibilità di costruire meraviglie importanti, ma con una strategia oculata si riesce comunque a costruire il Cristo Redentore (ma costruire questo rinunciando alla Devozione che senso ha? il bonus dell'ultima politica ne eguaglia l'effetto, con la differenza che la si ottiene prima, con vantaggi molto più alti), che non novero comunque fra le meraviglie fondamentali. Ritengo che l'unica davvero fondamentale sia la Cappella Sistina.
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sul capitolo "fondazione città"...sono stato stupido io: ho ragionato tenendo a mente il liberty tree pre-G&K e non quello attuale che regala colono e lavoratore - già questo contribuisce a dare un timing per la fondazione delle città.
sul discorso "specializzazione città" mi conforti, finora le ho sempre tenute piuttosto equilibrate e spero di poterlo continuare a fare giocando anche a livelli più alti.
alla mia domanda "contraddittoria" mi hai praticamente risposto col discorso di cui sopra: meglio una politica espansionistica che punta alla fondazione di città "equilibrate", in crescita,piuttosto che un tipo di espansione che punta a strozzare la crescita ed esasperare la specializzazione...
Sul versante religione, ora che ho finito (e stravinto, vittoria culturale! ) la mia prima partita G&K coi Maya...confermo la sua eccezionale importanza a livello economico:
senza aver spinto troppo nell'evangelizzazione, con una sola religione, la combo iniziale "decime"+"testi religiosi" mi ha garantito da sola un +100 oro a turno solo in virtù del numero di seguaci (e già in età medievale/rinascimentale stavo a +50/+60...)... certo, la civiltà scelta mi ha aiutato, ma se ci aggiungiamo tutti gli altri benefit derivati da credenze e edifici, la religione ti consente di avere un'economia florida senza bisogno di toccare l'esercito o di sviluppare il ramo commerciale delle politiche sociali.
Questo sempre a livello 3, beninteso. A livelli più alti confermate questa possibilità?
Altro cambiamento rilevante: il rapporto con le città stato.
La varietà e la quantità di missioni che ti propongono ti consente di fartele alleate con una facilità disarmante...in età rinascimentale già ero alleato con tutte e 16 le città senza aver praticamente sborsato una lira, i soldi li ho utilizzati solo per consolidare le alleanze...prima di G&K insomma, anche a livelli bassi mi sembrava molto più difficile, i presupposti per la vittoria diplomatica riuscivo a garantirmeli solo a fine partita...
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Pyroo ha scritto:
Nyus ha scritto:
... il cammino politico della "Devozione" ovvero la politica sociale fondamentale per la vittoria culturale. ...
Su questo non sono molto d'accordo ( non che non sia utile...anzi da un bel boost e fino prima di G&K mi avresti trovato d'accordo che fosse d'obbligo averla, ma dopo l'espansione prediligo decisamente avere razionalismo, almeno per come gioco io, arrivare con troppo ritardo sulle tech mi preclude troppe Grandi Meraviglie ( solo per citarne un paio se rimaniamo in ambito culturale Cristo redentore e col mare il Teatro di Sidney) , mi fa arrivare troppo tardi a troppi edifici ( ripetitore per dirne uno....), mi fa tardare nell'avere unità militari avanzate per poter difendermi ( diciamo Missilistica ), mi preclude i Grandi Scienziati - e con la credenza giusta se ne possono acquistare un bel po' ) ecc.....
per tutto il resto direi che mi trovi abbastanza d'accordo , anche del fatto che non sia affatto d' obbligo specializzare le città ( io infatti non lo faccio )
Ciauuu
Diciamo che quando gioco una partita improntata sulla cultura cerco di renderla una sfida dove mi limito ad avere quattro città. Con quest'impronta alla partita, tento di massimizzare la produzione di cultura (la politica Devozione da vantaggi enormi in tal senso, praticamente ineguagliabili) in ogni città sin dall'inizio e scelgo Tradizionalismo-Devozione-Uguaglianza come must.
L'handicap che sconto è quello di avere una produzione scientifica non all'altezza, quindi durante il late game il mio deficit si traduce nell'impossibilità di costruire meraviglie importanti, ma con una strategia oculata si riesce comunque a costruire il Cristo Redentore (ma costruire questo rinunciando alla Devozione che senso ha? il bonus dell'ultima politica ne eguaglia l'effetto, con la differenza che la si ottiene prima, con vantaggi molto più alti), che non novero comunque fra le meraviglie fondamentali. Ritengo che l'unica davvero fondamentale sia la Cappella Sistina.
E' un modo di interpretare la vittoria culturale che sicuramente può essere valido ( anzi visto che vinci è sicuramente valido ) , ma io mi trovo meglio con il razionalismo ( sopratutto quando non gioco su arcipelag/isole piccole ecc... quando non devo preoccuparmi di IA aggressive.) avendole provate entrambe, anzi prima ero un devoto del ramo devozione .
Ora invece analizzando le 5+2 P.S:. del ramo devozione non trovo tutto questo beneficio,
Tanto per cominciare sono solo 3 quelle che toccano la cultura, le altre riguardano religione e oro/religione.
Vediamole: ( parlo di partite a liv 7 e 8 ovviamente )
1- 50% della felicità in eccesso va in cultura ( se hai 4 città e le fai almeno in parte un po' crescere, ti avanza ben poco di felicità che poi dividi per 2 e sommi a cultura
2- + 33% in cultura per le città che hanno costruito una meraviglia , e qua nulla da dire , e' quella che veramente rimpiango, ma, parliamoci chiaro a liv 7 e 8 , le Grandi meraviglie le costruisci nella Capitale e al max in una seconda città....
3- riduzione del 10% del costo per le future p.s. = Cristo Redentore...devi essere molto abile/bravo/fortunato/ti deve andare tutto bene/+ ecc... per riuscire a costruirlo senza razionalismo e con solo 4 città che producono scienza. ( 4 città abbastanza grosse perchè senno di scienza non ne produci, ma se hai 4 città grosse allora mi stona il punto 1 di questo elenco....)
Quindi per me e SOTTOLINEO per me , sono maggiori i vantaggi che ho con Razionalismo piuttosto di quelli che ho con Devozione.
Poi come sempre Civ è bello perchè non è detto che ci sia per forza una cosa meglio dell' altra, sta nel modo di giocare :per come gioco a Civ io, la ricerca scientifica è fondamentale per tutta una serie di vantaggi evidenti che spaziano in ogni aspetto del gioco , e che mi velocizzano ( anche se non è forse così evidente ) anche la produzione di cultura .
Una domanda che mi viene da porti, hai mai provato una vittoria culturale scegliendo Razionalismo invece di Devozione?
Io per quel che posso dire, basandomi sulle mie esperienze di gioco, avendole provate (e vinte ) in entrambi i modi è che Razionalismo può andare bene su qualsiasi tipo di mappa anche quelle con IA molto vicine e che non ti permettono di avere molto spazio, Devozione solo su alcuni tipi di mappe.
Ciauuu
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Questo sempre a livello 3, beninteso. A livelli più alti confermate questa possibilità?
Hmmm dipende cosa intendi come più alti.....è a scalare ( verso il basso ovviamente).....a liv 8 è già tantissimo se riesci a fondare la religione stessa
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