Dicembre 2010

Fondata Delhi nella posizione originaria del colono e, dopo aver esplorato un po' nei dintorni, le prime considerazioni sono tutt'altro che incoraggianti: situazione di semi-isolamento (siamo in una penisola collegata a NE con il resto del continente??) e soprattutto poco spazio per espandersi con terra tutt'altro che buona.
Pertanto, dopo aver ricercato CERAMICA-CALENDARIO, mi concentro sullo sviluppo della capitale (ne beneficerò anche per il tratto caratteristico del nostro leader) e sulla costruzione di meraviglie, trascurando per il momento le tecnologie militari e quelle che sbloccano la UU (non ci sono rivali vicini da rushare e/o da cui difendersi).

Per cui dopo uno scout (morto subito mannaggia a lui!) -> monumento (un paio di turni di attesa per finire calendario) -> Stonehenge.

Dopo Calendario è il turno di ESTRAZIONE MINERARIA e al completamento ho sufficiente oro per comprare un lavoratore che taglierà la foresta sulle spezie per SH e poi migliorerà le 2 risorse di lusso (sperando nel frattempo di incontrare qualche Civ a cui venderle).

Infine, in accordo con la strategia adottata, le prime due PS saranno dell'albero della tradizione (in particolare 'Aristocrazia' per il bonus del 33% sulle meraviglie). Siamo al turno 39:



Dopo una decina di turni incontro Montezuma. Mi conferma l'idea che il continente si espanda dopo "lo stretto di NE". Montezuma tutto sommato non è troppo lontano per un possibile attacco. La conformazione geografica però è un po' strana, con Varsavia che si troverebbe un po' in mezzo alla strada.
Una prima considerazione sarebbe di catturare anch'essa… un'altra è che è la seconda CS culturale già incontrata, per di più ha un carattere 'amico', è un peccato sbarazzarsene…



Passano altri dieci di turni:



e continuo a non vedere buoni posti e buoni motivi per fondare una seconda città. Per cui vado dritto per 'Filosofia', e al turno 97:



e sono già alla quinta politica sociale:



Il gioco sta prendendo decisamente una piega "culturale" (ho incontrato Monaco, già la terza CS culturale).
Non a caso il secondo "albero" esplorato è quello della devozione). Non avevo ancora cercato una vittoria culturale in civ5 prima d'ora (e anche in civ4 per me era una rarità: vi avrò fatto ricorso si e no un paio di volte), per cui mi è sembrata proprio una buona idea!
Nel frattempo ho incontrato Hiawatha: lui e Montezuma si odiano, bisogna decidere da che parte stare. Montezuma è il vicino di casa e la sua capitale è proprio il tipo di città di cui ho bisogno: ha già costruito una meraviglia (ha il marmo!) ed è costiera (avrò bisogno di almeno una città costiera in quanto giochiamo in una mappa tipo 'Continenti' ed io non ho buoni 'spot' costieri nella mia penisola)… quindi sarà lui la vittima!
Faccio un patto di cooperazione e un patto segreto con Hiawatha e mi tengo pronto: dopo aver ricercato la RUOTA per iniziare a costruire una UU, avendo fortunatamente cavalli direttamente nella capitale, proseguo per EQUITAZIONE che, oltre ovviamente a sbloccare i guerrieri a cavallo, è anche sulla strada per il CODICE CAVALLERESCO, che sblocca l'UB e il 'Castello di Himeji' che considero ottimo per un approccio di tipo culturale (+4 cultura, preziosi punti-ingegnere e un bonus di combattimento nel proprio territorio che permette di costruire meno unità per difendersi e quindi concentrarsi su altro).

Il secondo lavoratore viene gentilmente fornito da Kuala Lampur:



Comprando un colono (non c'è tempo per sprecare neanche un martello e sarà l'UNICO colono che avrò in tutta la partita!) fondo la mia seconda città:



La posizione è un po' scomoda, troppo vicino a Kuala Lampur. Di contro, la CS in questione sarà arrabbiata con me per un bel po', per cui non è escluso che dopo Montezuma riceva le mie attenzioni (mi fa gola l'incenso per un Monastero). E soprattutto ha oro, cavalli e pecore già nel primo anello e buone potenzialità produttive.

Hiawatha ovviamente mi propone di sbarazzarci di Montezuma e io accetto:



Giusto il tempo di comprare due guerrieri a cavallo.
Così con un "esercito" costituito da 1 guerriero, 1 lanciere (che è un guerriero promosso da un'antica rovina non avendo io al momento ancora ricercato la lavorazione del bronzo), 1 elefante da guerra e 2 guerrieri a cavallo conquisto la capitale azteca (che per il momento viene tenuta come fantoccio e successivamente sarà annessa).
A questo punto avviene la stranezza che segnerà il corso della partita (e che è da attribuire, ahimè, alla scarsezza dell'AI): Hiawatha, che ha promosso la guerra contro Montezuma e che dispone di sicuro di ferro, non muove un dito!
Non sposta una singola unità contro Montezuma!
E allora, siccome l'appetito vien mangiando:



Anche una seconda città atzeca viene conquistata. La terza e ultima (quella che si vede sulla destra) sarà una fonte di XP per le mie unità ma sarà risparmiata, in quanto non voglio distruggere la civiltà atzeca (ciò comporta dei malus diplomatici) e inoltre voglio che Montezuma:
1- si arrenda concedendo molto oro che ha (cosa che non otterrei distruggendolo)
2- fondi altre città che in futuro potranno essere conquistate (e tendendole fantoccio, invece che fondarle io, non aumenterò i costi per l'acquisizione di nuove politiche sociali).
A questo punto, incredibilmente, Hiawatha inizia a diventare OSTILE nei miei confronti! Dopo che sono andato in guerra con Montezuma per accondiscendere a una sua richiesta, e ho anche accuratamente evitato di distruggerlo, mi odia!

Al turno 143 annetto la città di Tenochitlan e, mentre punto diritto verso 'ACUSTICA' con l'albero delle tecnologie (per sbloccare la 'Cappella Sistina', meraviglia cruciale per una vittoria culturale) faccio una piccola diversione verso il codice cavalleresco come previsto.
Così, upgradando i 2 guerrieri a cavallo, 1 elefante da guerra, e mettendo in produzione 3 cavalieri (uno per città), formo un manipolo di 6 eroici cavalieri, agguerriti e pronti a spezzare le reni del traditore Hiawatha prima che diventi pericoloso per me!

Acustica viene precocemente sbloccata da un grande scienziato al turno 167 (cosa che consente di entrare nell'era rinascimentale e sbloccare il prezioso albero dell'Uguaglianza)





E' quindi il turno di Hiawatha:



Conquisto la capitale e altre 2 città che resteranno per sempre fantoccio per produrre cultura "gratis" e oro (le 3 città che ho sono già sufficienti per una vittoria culturale) e vorrei una resa ricca. Ma lui orgogliosamente stupido non si decide. Sono costretto a radere al suolo altre 2 sue città, e nel contempo saccheggio tutti i suoi miglioramenti e rubo tutti i suoi lavoratori. La città di Montezuma che avevo risparmiato e che lui aveva conquistato, la libero e la riconcedo a Montezuma. Per cui, dopo averlo riportato all'età della pietra (non potrà essere mai più una minaccia) è costretto a concedere una resa più opportuna:



A questo punto ho 7 buone città (di cui 3 controllate e 4 fantoccio) e 11 lavoratori….
Non male non avendo investito neanche un singolo martello per l'espansione (ho semplicemente comprato n.1 colono e n.1 lavoratore)!

La nostra grande capitale Delhi, oltre che beneficiare dei bonus di crescita dell'albero della tradizione e dalle città stato marittime, è l'unica delle 3 controllate su un fiume (quindi con fattorie da +4 cibo prima di 'fertilizzanti') oltre che può costruire il 'giardino'.
Avrà quindi fattorie un po' dappertutto e sarà destinata a crescere il più possibile per sfamare specialisti e formare grandi personaggi.
Verranno inoltre acquistati tutti gli edifici scientifici (essendo l'unica che ha la possibilità di costruire 'l'osservatorio').
Per cui diventerà una grande GP-farm orientata alla scienza (oltre che alla cultura ovviamente).

Le altre due saranno in prevalenza produttive, con un occhio di riguardo alle meraviglie da parte dell'ex capitale azteca (che ha il marmo).

L'albero tecnologico è ora puntato su ASTRONOMIA/ARCHEOLOGIA, per incontrare le altre civiltà e per sbloccare 'Musei'/'Hermitage'
Durante e soprattutto dopo la messa in sicurezza dei confini nazionali, le attività culturali proseguono come da cartellone:










Nella mia partita i Songhai sono stati distrutti mentre Bismark e Dario si dividono più o meno equamente il secondo continente.
Bismark sembra essere il più pericoloso per la vittoria finale in quanto più in vantaggio tecnologicamente, ma non sembra un vantaggio così pericoloso (entriamo nell'era industriale praticamente insieme). Inoltre, anche se volesse attaccarmi, la mia analisi della situazione attuale è piuttosto tranquillizzante:
- Alcune mie città hanno mura/forte mughal e inoltre, con 'Suffragio Universale', la loro forza di combattimento è aumentata del 33%
- +25% (castello Himeji) e + 33% (oligarchia) di bonus combattendo in territorio amico
Come quinto albero delle PS (insieme a tradizionalismo/devozione/mecenatismo/uguaglianza) ho scelto 'ordine' (più che altro perché non l'avevo mai utilizzato nelle precedenti partite in Civ5 e volevo familiarizzarci un po') e quindi a breve avrò 'nazionalismo' (con ulteriore bonus per combattimento in territorio amico)

I prossimi obiettivi tecnologici saranno 'RADIO' (per sbloccare il 'Cristo Redentore', altra meraviglia cruciale) e poi 'GLOBALIZZAZIONE' (per la 'Sidney Opera House'). Bisognerà quindi passare per 'SCIENZA MILITARE' (con la possibilità di upgradare i miei valorosi veterani cavalieri in cavalleria) e vicino a 'PEZZI INDIPENDENTI' (da ricercare eventualmente al bisogno per avere 'fanteria').

Per cui mi sembra di poter proseguire tranquillamente sulla mia strada senza grosse cose da temere!

Dopo aver costruito l'Hermitage, la nostra grande capitale produce ben 139 punti cultura/turno, più del 40% dei 339 punti/turno che è il totale prodotto dalla civiltà al 1700 A.D.!



Il mio primo grande ingegnere di Civ5 permetterà di completare all'istante il 'Cristo Redentore'



Ho ricercato ora 'GLOBALIZZAZIONE' per la SOH, ma in realtà avrei già la vittoria diplomatica in tasca, mentre mi mancano ancora 3 politiche sociali:



Ciononostante voglio togliermi lo sfizio di conseguire la vittoria culturale per cui vado avanti così!
(anche se in fondo si tratta solo di cliccare su 'Termina il turno' fino all'inevitabile)

CONSIDERAZIONI FINALI:
Mi è piaciuto molto giocare questa partita, ho trovato condensato quello che (almeno fino ad ora) si può considerare il bello e il brutto di civ5:
- La versatilità del gioco. Mi è piaciuto molto che NON sono partito con l'idea della vittoria culturale. Ho semplicemente valutato precocemente il tipo di mappa, la "geografia" delle aeree circostanti, le Civ e le CS vicine, il leader a disposizione, e mi è venuto naturale "pompare" inizialmente la capitale senza fondare altre città o unità ma risparmiando martelli per le meraviglie iniziali. Da lì il gioco si è incanalato in quella direzione, ma ciononostante ho potuto condurre con successo due guerre determinanti
- Se non fosse stato per l'AI insoddisfacente non avrei ottenuto quei vantaggi colossali ricevuti dalle guerre
- Nonostante che abbia perseguito precocemente la vittoria culturale, anche se non dal primo turno (e questo è un bene), mi sono ritrovato che avrei guadagnato qualche turno e qualche punto se alla fine scelto la stupidissima vittoria diplomatica (e questo è un male)