Sid Meier's Starships: opinioni

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13/03/2015 18:33 #1 da Stefano
Come promesso, inauguro questo topic per discutere del nuovo Sid Meier's Starships e condivido con voi la mia personale recensione del titolo. L'ho comprato solo ieri e già mi sento di poter recensire questo gioco, il motivo è che - come scoprirete - non è particolarmente longevo quindi bastano poche ore per comprenderne appieno le meccaniche.

Direi che possiamo parlarne nella sezione di Beyond Earth potendo essere considerato un DLC standalone.

Starships stravolge la consumata saga di Civilization pur basandosi su un sistema di gioco a turni, con la differenza sostanziale che qui il core è costituito dalle battaglie (fra astronavi naturalmente) piuttosto che sullo sviluppo dell'impero spaziale - a differenza dei comuni Civilization dove si ci focalizzava sullo sviluppo ed i combattimenti erano ridotti ad un click.
La cosa più varia del gioco è obiettivamente solo l'inizio, in quanto si può scegliere fra 8 leader diversi (gli stessi di Beyond Earth) ed in più si può dettare la linea del proprio impero scegliendo all'inizio una delle 3 affinità di appartenenza (anche qui, le medesime di BE, ovvero Affinità, Supremazia e Purezza): ogni leader e ogni affinità assicura dei bonus specifici, quindi abbiamo potenzialmente "24 combinazioni diverse di start". A ciò si uniscono i consueti settaggi su dimensione dell'universo e numero di avversari, nonché difficoltà della partita o condizioni di vittoria (se tutte attivate o se limitarsi ad una sola). Insomma, la partenza è buona con un discreto numero di variabili fra cui scegliere.
Si parte. All'abituale mappa esagonale di Civ5 e CivBE vediamo una nuova tipologia di "mappa spaziale". Essa è caratterizzata dal fatto che partiamo con un "Pianeta natale" (un po' come se fosse la nostra città-capitale) di popolazione 5 (aka 5 miliardi di abitanti) ed una flotta iniziale. Lo scopo è quello di muoverci nei pianeti adiacenti a quello di partenza (non esistono esagoni o quant'altro, ma si ci può spostare solo in quelli vicini, formando una sorta di rete virtuale di movimento entro cui muovere la nostra flotta di astronavi) e cercare di conquistarli con un sistema innovativo rispetto ai giochi cui eravamo abituati: bisogna aiutarli e ogni aiuto incrementerà l'influenza che abbiamo su di loro (analogamente alle Città Stato di Civ5) di 1 o 2 tacche - quando avremo raggiunto 4 tacche di influenza il Pianeta obiettivo diventerà completamente nostro e si unirà al nostro impero, espandendo di conseguenza anche i nostri "confini". Inoltre concludere una missione presso un pianeta ci assicurerà anche un bonus, ovvero un certo quantitativo di una delle quattro risorse di gioco.
Le missioni che svolgeremo per aiutare i pianeti neutrali saranno una dozzina in totale e si svolgono tutti in una "mappa tattica" di carattere esagonale, caratterizzata da alcuni fattori ambientali da tener conto (come pianeti, asteroidi, buchi spaziali, ecc.). Il combattimento fra astronavi è il punto nevralgico del gioco e si basa sul muovere per l'appunto le nostre navi in una logica di gioco a turni, dove esse potranno nell'arco di un turno muoversi e compiere un'azione (come sparare normalmente, sganciare un siluro, sganciare una squadriglia di caccia, azionare un sensore di rilevamento, azionare un meccanismo di stealth). Questo tipo di sistema di ha ricordato enormemente quello già visto nel vetusto Sid Meier's Pirates! quando si assaltava una colonia con i propri pirati e bucanieri ed in effetti è praticamente analogo ad esso per concetto. Il combattimento è sì simpatico e discretamente tattico ma per essere il cuore del gioco non offre una grandissima profondità strategica e temo che basteranno poche ore per stancarsene, facendo crollare un po' tutto il castello su cui si basa questo gioco un po' troppo leggerino.
Leggerino perché il resto è davvero poco approfondito. Per spiegarlo basterà rifarsi alle quattro risorse di gioco:
- ENERGIA: serve esclusivamente per comprare nuove navi o ripararle, nonché per comprare i potenziamenti delle singole navi (qui ce ne sono parecchi e vanno dal potenziare i motori agli scudi o ai sistemi di stealth ecc.).
- METALLO: Serve per migliorare gli edifici di un Pianeta (che sono ben pochi, ovvero 4 edifici di produzione appunto delle risorse, un edificio per migliorare gli spostamenti interplanetari, uno per migliorare le difese planetarie) o in alternativa per costruire le "Meraviglie" del gioco. Edifici e Meraviglie si ottengono istantaneamente semplicemente "comprandole" quando si ha l'adeguato numero di metallo.
- SCIENZA: Serve esclusivamente per comprare le tecnologie, anche qui se hai un numero adeguato di Scienza clicki e compri la tecnologia. Analogamente ai miglioramenti delle Navi, le tecnologie sono un discreto numero e si basano su miglioramenti incrementali (livello 0, 1, 2 ecc. fino a 6).
- CIBO: Serve esclusivamente per costruire una nuova città su un Pianeta (ovvero per incrementare la sua Popolazione di 1 unità). Incrementare la popolazione di un certo Pianeta incrementerà immediatamente tutti i suoi parametri produttivi di un certo quantitativo progressivo.
Al netto di queste quattro risorse e del poco che si può fare con esse (costruisco città, costruisco edifici/meraviglie, scopro tecnologie, compro navi o le potenzio) il gioco si riduce appunto al muovere la propria Flotta (se ne può avere una sola, quindi ci limiteremo a muovere la nostra Flotta e a migliorarla o aumentarla di numero) in giro fra i Pianeti per 'conquistarli' con l'influenza ed in una fase successiva di gioco invece per attaccare i Pianeti delle fazioni avversarie per conquistarli con la forza - concettualmente non cambia nulla visto che si combatte sulla solita mappa tattica nella solita logica a turni. Quando la propria Flotta si è "stancata" allora clickeremo su "Licenzia" (aka Passa il turno) e iniziamo un nuovo turno con la nostra Flotta bella riposata e pronta a scorazzare di nuovo.
In definitiva i punti di forza del gioco non sono molti, è un gioco di per se vagamente apprezzabile perché è intuitivo e veloce (si può concludere una partita in poche ore), leggero e buono per il tempo libero senza particolare impegno. Le novità apportate dalla mappa tattica e dal muovere singolarmente le astronavi per fare un po' di strategia di battaglia può divertire un po', soprattutto all'inizio. Il problema è che è davvero poco longevo e ripetitivo e difficilmente dopo una decina d'ore torneremo a rigiocarlo. A mutuare tutti questi difetti c'è il costo molto contenuto, di soli 15 euro.
Possiamo accettare che Sid Meier voglia tirar fuori un giochino, ma il problema è che anche se si tratta di un giochino leggero potevano farlo meglio con davvero poco. Infatti:
- Scegliere un'Affinità rispetto ad un'altra implica esclusivamente differenze di bonus di fazione ed estetiche delle Navi, mentre avrebbero potuto prevedere Astronavi esclusive d'affinità e qualche altra cosa analoga più concreta nell'arco delle battaglie, visto che è il cuore del gioco.
- I miglioramenti dell'impero in tutte le loro forme si ottengono con un semplice click e senza attendere un bel nulla, rendendo la gestione dell'impero praticamente assente e alla portata di un bambino di 6 anni.
- L'impossibilità di avere più di una Flotta è inspiegabile e limitante.
- La diplomazia e il commercio fra le Fazioni è prossimo allo zero.
Ma la cosa più grave di tutti, ancorché in un gioco leggero come questo, è non aver prestato la benché minima attenzione alle condizioni di vittoria, tutte semplicissime da raggiungere (eccetto una) e con un po' di pratica si può chiudere una partita in meno di un'ora...
- Dominazione (eliminazione di tutti gli avversari): imparata la tattica di base per il combattimento, basta conquistare solo i Pianeti natali delle rispettive fazioni per raggiungere la vittoria per Dominazione. Un po' di turni a migliorare a bestia la nostra Flotta e la mandi in giro per l'universo a piegare in men che non si dica tutti i Pianeti natali altrui. Rapido e semplice.
- Popolazione (controlli il 61% della popolazione dell'universo): basta avere tanto Cibo, quindi basta andare nei Pianeti neutrali che danno Cibo come missione o che hanno una produzione di Cibo migliorata ed ancora costruire edifici che migliorano il Cibo come priorità. Pochi turni e avremo Cibo a volontà per costruire tante città sui Pianeti e raggiungere la soglia del 61%. Facile, troppo facile.
- Meraviglie (costruire 6 Meraviglie): la più vergognosa e semplice di tutte, in quanto basta focalizzarsi sulla produzione di Metallo e limitarsi a clickare 6 volte sulle 6 Meraviglie di volta in volta proposte (tra l'altro non si scelgono, puoi solo fare quella proposta e una volta completata quella dopo), praticamente potrebbe vincere pure mia nonna.
- Scienza (scoprire tutte le tecnologie a livello 6): l'unica vittoria decente e difficile da raggiungere visto che le tecnologie sono molte e scoprirle tutte a livello 6 implica il dispendio di un gran quantitativo di Scienza. Più ardua da raggiungere che quasi diventa un difetto, visto che tutte le altre si ottengono in maniera così banale.
In conclusione un gioco mal bilanciato, mal pensato, per nulla longevo e neppure concepito per il MP. Impossibile dare una valutazione positiva a questo titolo, direi che è un 4/10 per PC ed un 6/10 per gli standard dei giochi su iPad. Mi auguro solo che si tratti di un esperimento e che il combattimento in mappa tattica (già visto in Pirates!) possa servire per migliorare futuri titoli come un ipotetico Civilization 6.
Ringraziano per il messaggio: Karl Gallo, Simone De Gennaro, Gianluca Casolaro

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13/03/2015 23:20 #2 da fobotto
Amen!

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18/03/2015 17:19 #3 da Gianluca Casolaro
Complimenti Nyus bella recensione: essenziale ma completa!

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22/03/2015 20:08 #4 da Stefano

Complimenti Nyus bella recensione: essenziale ma completa!


Ti ringrazio.

Nessun altro ha comprato Starships? Mi piacerebbe leggere anche la campana di qualche altro giocatore.

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